Pane: un antico profumo
Il pane dei ricchi del Medioevo è diventato il pane comune; il pane dei poveri è diventato il pane ricercato e apprezzato.
L’avena, la segale, il farro e il miglio sono oggi i cereali utilizzati dai fornai che propongono una scelta alimentare rivolta alla ricerca del gusto e del passato. Ecco allora che le tradizioni e le storie assumono sapore sulle nostre tavole.
Il pane capovolto in tavola tra leggende e verità...
Il Medioevo era un tempo in cui il pane era l’alimento principale e più sostanzioso per i più poveri, categoria a cui appartenevano anche i boia (carnefici). Re Carlo VII, per evitare che tutti i boia del regno morissero di fame, con un editto ordinò che tutti i fornai versassero, agli odiati aguzzini, una tassa in natura composta da alcuni pezzi di pane. I fornai obbedirono alla legge, perché minacciati di finire loro stessi tra le mani del boia se non avessero versato la tassa. Tuttavia, in segno di ribellione, il pane destinato ai carnefici veniva prodotto con gli ingredienti peggiori e scelto fra gli scarti del forno. Per separarlo dalla merce in vendita, i pezzi destinati ai boia venivano messi capovolti e consegnati capovolti a destinazione in chiaro segno di disprezzo.